Ansia e disturbi d’ansia: cosa sono e come si curano

Dott. Giacomo Denanni

Ansia: descrizione e caratteristiche

L’ansia è la paura in assenza di un pericolo oggettivo.

(PDM-2, 2018, p. 178)

L’ansia è un’emozione universale e molto complessa, che può essere descritta come un’esperienza di tensione interna che combina aspetti corporei e mentali. Essa è una parte necessaria della risposta dell’organismo allo stress, segnalando la presenza di un pericolo ed essendo quindi adattiva per la persona – si parla in questo caso di ansia segnale (o “aspettative apprese”).

Allo stesso tempo, se diventa continua e di entità sproporzionata e intollerabile, l’ansia (o sarebbe meglio dire, le ansie) può connotare una condizione disadattiva e psicopatologica. In questo caso, essa può indicare la presenza di uno squilibrio nella persona rispetto a sé stessa oppure rispetto all’ambiente circostante, che non sempre viene però riconosciuto. Infatti, spesso chi soffre d’ansia tende ad interpretare i propri sintomi come manifestazioni puramente fisiche o psicologiche, trascurando la complessità e profondità di significati ad essi associati. Esplorare e riconoscere questi significati e il fatto che qualcosa nella situazione personale e/o nelle relazioni richiede un’attenzione particolare, è spesso un passaggio fondamentale per riuscire a stare meglio in maniera duratura.

Se anche tu hai crisi d’ansia o attacchi di panico che non sai come affrontare, contattami per un consulto specialistico nel mio studio da Psicologo Psicoterapeuta a Torino oppure online.

Il volto di una persona, diviso a metà. Un lato è calmo con colori tenui, rappresentando il lato adattivo e normale dell'ansia. L'altro lato è turbolento con nuvole tempestose, simboleggiando il lato disadattivo e patologico dell'ansia. Creato da Dall-E 3.

Secondo i principali manuali diagnostici (PDM-2, DSM-5-TR, ICD-11) esistono vari disturbi d’ansia, cioè diverse condizioni cliniche in cui l’ansia è l’esperienza centrale che caratterizza i vissuti della persona. Questi sono il Disturbo d’Ansia Generalizzata, il Disturbo di Panico (Attacchi di Panico) e l’Agorafobia, la Fobia Sociale e le Fobie Specifiche. Prosegui l’articolo per una panoramica generale dei principali sintomi dell’ansia.

Il Manuale Diagnostico Psicodinamico (PDM-2) descrive inoltre uno stile di personalità in cui l’ansia funziona da principio organizzatore dell’esperienza interna della persona (personalità ansiosa, evitante o fobica), in cui cioè l’ansia influenza in modo pervasivo l’intera personalità dell’individuo. Pur trattandosi di un costrutto controverso, cerca di descrivere le esperienze di quegli individui che soffrono di ansia pervasiva, cronica e disfunzionale, con un esordio non chiaro di queste esperienze soggettive.

Sintomi dell’ansia

L’ansia si manifesta in vari modi, sia attraverso dei segnali fisici che sul piano psicologico. Alcuni dei sintomi più comuni includono:

  • Fisici: tensione, sudorazione eccessiva (ad esempio ai palmi delle mani), tachicardia, secchezza delle fauci, tremori, difficoltà respiratorie.
  • Psicologici: sentimenti di costrizione, strettezza, imbarazzo e vergogna, confusione, vertigini, paure eccessive e irrazionali, pensieri accelerati, dubbi, tristezza, impotenza, irritabilità, sensazione di perdere il controllo, paura di eventi futuri.
    La persona con uno stato d’ansia può sentirsi irrequieta, incerta, vulnerabile, intrappolata, senza fiato, sull’orlo dello svenimento,.

Sebbene l’ansia si manifesti fisicamente in modi simili, rimane un’esperienza soggettiva che varia da individuo a individuo, anche in base alla cultura e all’epoca di riferimento della persona.

Una persona che si trova all'orlo di una foresta oscura, esitante. La foresta rappresenta l'ignoto e l'incertezza, simboleggiando l'ansia. Creato da Dall-E 3.

Approfondimento: l’esperienza soggettiva dell’ansia

Descriveremo ora questa esperienza soggettiva dell’ansia organizzandola in quattro dimensioni principali: affettiva, cognitiva, somatica, relazionale.

Stati affettivi

Pattern cognitivi

Stati somatici

Pattern relazionali

Da un punto di vista psicodinamico, gli stati affettivi dell’ansia son spesso correlati a quattro paure di base:

  1. paura di perdere una persona significativa (separazione, abbandono),
  2. paura di perdere l’amore (rifiuto),
  3. paura di perdere l’integrità e il funzionamento corporei (disintegrazione, frammentazione),
  4. paura di perdere la conferma e l’approvazione da parte della nostra coscienza.

Ci può essere, inoltre, la paura di perdere la regolazione del sé, cioè perdere il controllo dei propri sentimenti, pensieri, sensazioni, movimenti, azioni.

Se l’ansia anticipatoria per questi pericoli diventa incontrollata, può generare ansia di annichilimento, cioè preoccupazioni relative al sentirsi sopraffatti, in trappola, invasi, frammentati, sommersi e distrutti. Nelle situazioni più gravi, quest’ansia diventa un’esperienza intollerabile, fino a bloccare la nostra mente, che non riesce più a funzionare, e a perdere il senso di noi stessi.

A livello cognitivo, l’ansia può portare a scarsa concentrazione, difficoltà nel mantenere l’attenzione, facile distraibilità e problemi di memoria.

Possono essere presenti delle paure di base, più comuni, o paure più gravi e complesse, correlate all’ideazione, solitamente meno comuni. Quest’ultime possono essere la paura di essere divorati o inghiottiti, di perdere il controllo della mente o del corpo, di cadere nello spazio o di essere feriti a more.

L’ansia è spesso associata a diversi sintomi di attivazione del Sistema Nervoso Autonomo, nonché ad un aumento dell’arousal. In particolare, come già riportato sopra, parliamo di tensione, sudorazione eccessiva, la sensazione di farfalle nello stomaco o di una benda stretta attorno alla testa, lo stimolo continuo a urinare o defecare e respiro affannoso.

Questi sintomi possono essere complicati da fenomeni di depersonalizzazione o derealizzazione, cioè il sentimento di essere disconnessi dal proprio corpo o dalla realtà esterna.

A livello relazionale, i disturbi d’ansia possono esprimersi in manifestazioni esplicite della paura del rifiuto o richieste di rassicurazioni continue. Possono esprimersi inoltre nell’espressione di sentimenti di colpa e/o di conflitti circa la dipendenza dagli altri. Le persone che soffrono di disturbi d’ansia potrebbero mostrare comportamenti che oscillano tra la tendenza ad avvicinare gli altri a sé e la tendenza ad allontanarli.

Cause dell’ansia

Le cause dell’ansia possono variare da situazioni di stress cronico a esperienze traumatiche passate, che la nostra mente elabora come aspettative sul futuro. È importante identificare le cause della condizione di malessere, come una crisi d’ansia o un attacco di panico, per poterla trattare efficacemente.

Ci sono situazioni o accadimenti specifici che scatenano l’ansia, come la separazione, l’attesa, la minaccia alla sicurezza personale e la prestazione (sfide legate alla realizzazione di sé). Spesso l’ansia è legata a conflitti interiori, come l’ambivalenza tra desideri e paure. Tali conflitti possono essere inconsci e, per evitarli, le persone spesso adottano meccanismi di difesa o strategie di evitamento, che solo in apparenza aiutano la persona a non provare ansia. In realtà, la rendono ancora più invasiva, alimentando l’ansia anticipatoria (la paura di provare paura) in un circolo vizioso che si auto-perpetra.

Una persona in equilibrio su una fune sospesa sopra un burrone. Sotto, ombre scure e figure rappresentano paure e ansie. Sopra, c'è una luce brillante che guida la persona, simboleggiando speranza e guida. Creato da Dall-E 3.

Trattamenti per l’ansia

Esistono vari trattamenti per l’ansia, dalla terapia cognitivo-comportamentale o psicodinamica ai farmaci ansiolitici. La scelta del trattamento dipende dalla gravità e dalle cause dell’ansia. In ogni caso, è essenziale affrontare le cause dell’ansia e non fermarsi ad un trattamento sintomatico, cioè non seguire una terapia che vada a lenire solamente i sintomi ansiosi, senza affrontare le fonti dell’ansia. In questo il sostegno psicologico e la psicoterapia sono strumenti di cura fondamentali – strumenti che devono essere applicati da professionisti esperti e qualificati.

Perciò, se si decide di prendere dei farmaci ansiolitici prescritti dal medico, è fondamentale integrarli con un percorso di cura psicologico, in presenza oppure online, attraverso cui costruirsi delle modalità per gestire l’ansia in maniera più efficace, a partire dal controllo delle paure, dal rilassarsi e dal migliorare la riflessività, per arrivare alla comprensione profonda delle cause dell’ansia.

Proprio le terapie psicodinamiche, e in particolare la Psicoanalisi Relazionale, che io pratico, offrono la possibilità di comprendere in maniera profonda le cause dell’ansia, aiutando la persona a riconoscere ed elaborare i conflitti interni, le sfide relazionali e delle strategie per gestire il cambiamento. L’obiettivo di questi approcci terapeutici non è solo alleviare i sintomi, ma anche sostenere l’individuo nel suo percorso verso un benessere complessivo.

Una scena divisa: da un lato, un ambiente calmo con una persona che medita e colori sereni, e dall'altro, una scena tempestosa che simboleggia stress e ansia. Creato da Dall-E 3.

Conclusioni

L’ansia, seppur impegnativa, può servire come bussola, guidandoci verso una maggiore comprensione di noi stessi e delle nostre relazioni. Con l’approccio giusto per noi, il supporto adeguato (e qualificato) e una riflessione profonda sulle sue cause, è possibile trasformare l’ansia da un ostacolo a un mezzo per giungere ad una maggiore consapevolezza e crescita personale.


Bibliografia

Gabbard G. O. (2015), Psichiatria Psicodinamica, Milano: Raffaello Cortina Editore.

Lingiardi V., McWilliams N. (a cura di) (2018), PDM-2. Manuale Diagnostico Psicodinamico, Milano: Raffaello Cortina Editore.

Shedler, Westen (2004), “Refining Personality Disorder Diagnosis: Integrating Science and Practice“, in American Journal of Psychiatry, vol. 161, n. 8, pp. 1350–1365.

Sims A. (2009), Introduzione alla psicopatologia descrittiva, Milano: Raffaello Cortina Editore.

Una persona seduta sotto un albero, immersa nei propri pensieri. Le foglie dell'albero sono un mix di colori, simboleggiano varie emozioni. In lontananza, c'è un sentiero che conduce verso un orizzonte più luminoso, indicando un viaggio verso la comprensione e la guarigione dall'ansia. Creato da Dall-E 3.

FAQ sull’Ansia

Mentre l’ansia è una reazione a una minaccia percepita dalla persona, lo stress è una risposta a pressioni esterne.

Esistono prove che suggeriscono una predisposizione genetica all’ansia, ma l’ambiente gioca un ruolo cruciale.

Tecniche come la meditazione, il rilassamento e l’esercizio fisico possono aiutare a gestire l’ansia. Un percorso di psicoterapia, anche breve, può permetterti di comprendere le cause più profonde dell’ansia per poi costruire un cambiamento e un miglioramento più duraturi.


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Dott. Giacomo Denanni

Psicologo Psicoterapeuta a Torino ad orientamento psicoanalitico relazionale ed etnoclinico. Credo in una cura aperta, curiosa e gentile verso le diversità che rendono ricca l'esistenza.